La Procura della Repubblica di Napoli ha depositato negli uffici del Gip le richieste di rinvio a giudizio per 28 dei 29 indagati nell'ambito dell'inchiesta sull'emergenza rifiuti in Campania. Truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato e frode in pubbliche forniture sono i reati ipotizzati dai pm partenopei a carico, tra gli altri, del presidente della Regione Antonio Bassolino - commissario straordinario per l'emergenza dal maggio 2000 al febbraio 2004 - di Piergiorgio Romiti e Paolo Romiti, vertici della Impregilo, affidataria dell'appalto dello smaltimento dei rifiuti.
Fra i nomi degli indagati, che da oggi diventano imputati, l'ex vicecommissario, Raffaele Vanoli, l' ex sub commissario Giulio Facchi, tecnici del commissariato di Governo come Giuseppe Sorace e Claudio De Biasio, gli amministratori delegati di Fibe, Armando Cattaneo e Fisia, Roberto Ferraris. Le richieste dei pm napoletani Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, coordinati dal procuratore Camillo Trapuzzano, arrivano dieci mesi dopo le notifiche delle conclusioni delle indagini preliminari (che risalgono all'8 settembre del 2006). Nei giorni scorsi, il Tribunale del Riesame aveva respinto, fra l'altro, il ricorso sull'ordinanza del Gip Rosanna Saraceno: provvedimento che dispone il sequestro di 750 milioni di euro del patrimonio del gruppo Impregilo e delle controllate Fibe, Fibe Campania e Fisia Italimpianti, e che conferma l'impianto accusatorio della Procura.
Le reazioni
Sono moltissimi gli attestati di solidarietà giunti a Bassolino. «Chiunque lo conosca non può avere alcun dubbio sulla dedizione personale, il rigore amministrativo, il senso delle istituzioni che hanno sempre ispirato la sua azione politica e istituzionale», dice il segretario dei Ds, Piero Fassino. «Ed è stato così anche di fronte all'emergenza rifiuti - aggiunge -, affrontata dal Presidente della Regione Campania con generosità e impegno straordinari, con l'unico obiettivo di dare soluzione ad una criticità drammatica che richiama responsabilità di molti e di lungo periodo. Per questo gli siamo vicini e siamo sicuri che l'accertamento dei fatti dimostrerà l'assoluta correttezza dei suoi comportamenti e delle sue scelte».
«Certamente l'evolversi della vicenda farà piena luce sulla questione rifiuti», afferma il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino. «La fiducia e il rispetto per la magistratura sono massimi, ma altrettanto profonda è la convinzione dell'onestà di Bassolino. È un momento difficile e doloroso che va vissuto con il coraggio di chi crede che alla fine la verità non può che emergere».
«Grande amarezza e tanta serenità», esprime invece il segretario provinciale dei Ds, Massimo Paolucci. «Antonio - sottolinea - è un galantuomo che in questi anni ha combattuto, spesso in solitudine, i signor no, gli affaristi, i camorristi. La realtà non può essere capovolta. Siamo certi che, così come accaduto in altre occasioni, verrà dimostrata la sua assoluta estraneità ai fatti che gli vengono contestati e confermata la sua indiscutibile onestà». «I Ds napoletani - conclude Paolucci - gli sono vicini con ancor maggiore affetto e immutata stima e gratitudine».
«Voglio esprimere la mia piena e completa solidarietà umana e politica ad Antonio Bassolino», dice il segretario generale della Cgil Campania, Michele Gravano. «Pur rispettando profondamente il lavoro della magistratura, sono certo che le indagini confermeranno come la sua onestà e la sua dedizione alla cosa pubblica siano del tutto fuori discussione».
«Da quando collaboro con il presidente della Giunta Bassolino, nella mia qualità di ho avuto modo di apprezzare l'integrità morale, la lealtà, il rigore e la trasparenza della sua azione», afferma l'assessore all'Ambiente della Regione Campania, Luigi Nocera. «È per questo che sono convinto della sua onestà e che l'inchiesta della magistratura servirà a chiarire i contorni di una delicata vicenda e la correttezza dell'operato dell'ex commissario straordinario. Piena fiducia, dunque, nel lavoro dei magistrati, ma anche in quello di Bassolino», conclude Nocera.
«Ho sempre avuto e continuo ad avere fiducia nel lavoro della magistratura - ha dichiarato Dino Di Palma, presidente della Provincia di Napoli -; e pertanto sono convinto che, alla fine di questa vicenda, si dimostrerà l'estraneità del presidente Bassolino rispetto ai capi d'imputazione». «Ho conosciuto Antonio Bassolino - ha proseguito Di Palma - come persona profondamente onesta e dotata di grande senso delle istituzioni; una persona che non si è mai risparmiata nel duro lavoro quotidiano per Napoli e per la sua regione. A lui, dunque, va tutta la mia solidarietà in un momento difficile». «Mi sento di lanciare agli inquirenti - ha concluso il presidente della Provincia di Napoli - un invito pressante: nell'interesse di tutti, si faccia presto nell'accertamento della verità».
«La notizia della richiesta di rinvio a giudizio per Antonio Bassolino ci addolora», il segretario regionale dei Ds della Campania, Enzo Amendola. «Il rispetto per l'operato della magistratura che da sempre caratterizza le posizioni dei Ds, non diminuisce il nostro dispiacere per un episodio sul quale siamo certi verrà fatta presto chiarezza», aggiunge. «Siamo, allo stesso tempo, sicuri che Bassolino sarà perfettamente in grado di chiarire e difendere le sue ragioni e il suo punto di vista nelle sedi opportune. Per noi restano in ogni caso un punto fermo i principi garantisti, he devono essere validi sempre e per chiunque e quindi anche per Antonio Bassolino a cui va, in queste ore difficili, la nostra solidarietà», conclude Amendola.
31/07/2007 www.unita.it
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