giovedì 20 marzo 2008

Diossina nelle mozzarelle: nessun pericolo per la salute !!

Riporto qui in basso un articolo apparso sul sito www.ilgiornale.it in cui si parla di un blitz dei carabinieri in diversi caseifici e allevamenti campani e napoletani in seguito al ritrovamento in alcuni campioni di latte di bufala, di quantitativi di diossina oltre i valori consentiti per legge. ome se fosse una novità la presenza di diossina in un territorio martoriato dallo sversamento di rifiuti INDUSTRIALI ormai da decenni. Forse non tutti ricordano che già nel 2003 ci fu un'emergenza diossina ( leggi qui il Bollettino Ufficiale della Regione Campania) e in questi anni gli unici provvedimenti che sono stati presi hanno riguardato l'abbattimento dei capi di bestiame e l'indennizzo in denaro degli allevatori, nessun provvedimento per scongiurare altre contaminazioni, dovute ovviamente all'alimentazione contaminata che viene data agli animali. Sconcertante le dichiarazioni dei NAS : «Nessun pericolo per la popolazione». Ma ancora più concertante l'intervento del direttore generale dell'Asl Caserta 2, Antonietta Costantini: «Poca diossina, non c'è nessun pericolo per la salute della popolazione». Non sapevo che la scala per determinare le quantità di diossina tollerate dall'uomo fosse così composta:
  • Poca Diossina = Nessun Pericolo
  • Un po' di più = Qualche Pericolo
  • Tanta Diossina = Pericolo
Ma ancora per quanto tempo dobbiamo farci prendere per il culo da queste persone e da questo sitema? I limiti di legge della diossina non coincidono con i limiti di compatibilità con la salute umana Qui stiamo parlando della saluta umana,della nostra salute e di quella dei nostri figli. Questi prodotti alla diossina son stati immessi in commercio e consumati senza nessun controllo. Voleva anche ricordare che tutto questo sta avvenendo in quelle zone dove il governo ha deciso di realizzare 3 Inceneritori. _______________________________________________________________________________ Caserta - Il blitz è scattato all'alba: 79 allevamenti di bufale e 19 caseifici, soprattutto del Casertano ma anche dell'Irpinia e del napoletano, sono stati visitati dai carabinieri. L'indagine era scattata nelle scorse settimane ma, ieri, ha avuto un primo importante sviluppo. Oltre 400 militari del Noe (Nucleo operativo ecologico), del Nas (Nucleo antisofisticazioni) e dei comandi provinciali di Caserta e Avellino, hanno posto sotto sequestro, in base a un decreto emesso dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, svariate tonnellate di latte, prodotti caseari, mangime e documenti. Alto anche il numero degli indagati: 109. Pesanti le accuse: avvelenamento di sostanze alimentari e commercio di sostanze adulterate. In sostanza, i controlli eseguiti precedentemente avrebbero rilevato nel latte venduto ai caseifici, livelli di diossina sopra la legge. Le analisi erano state eseguite tra novembre e marzo scorsi dalle Asl di Caserta e avevano rilevato la diossina superiore ai limiti nel latte prodotto dagli allevamenti poi venduto ai caseifici. Spiegano al Noe: «Sono in corso attività investigative per verificare chi nella catena delle responsabilità, abbia omesso i controlli e le necessarie verifiche per evitare che mozzarelle fatte con latte alla diossina, finissero in commercio». Insomma, un'altra botta alla Campania, alla sua gente, all'economia di questa regione, già pesantemente penalizzata per la questione della spazzatura. La causa dell'avvelenamento del latte sarebbe già stata accertata dai carabinieri del Noe e del Nas: le bufale sarebbero state nutrite con mangime proveniente da terreni dove erano stati stoccati rifiuti tossici. Dietro a questa operazione, la mano della camorra, i clan più potenti della Campania, a cominciare dai «casalesi», sui quali ha poggiato la propria attenzione (ma non solo per ciò che afferisce la mozzarella: ieri altre 3 operazioni con decine di arresti) la Dda. Alcuni dei terreni avvelenati dove hanno pascolato e mangiato le bufale, «sono nella disponibilità, diretta o indiretta della camorra», spiegano in Procura. Il Nas, comunque, tende a sdrammatizzare, riguardo alle conseguenze della mozzarella alla diossina: «Nessun pericolo per la popolazione». Ed è tranquillizzante anche il direttore generale dell'Asl Caserta 2, Antonietta Costantini: «Poca diossina, non c'è nessun pericolo per la salute della popolazione». Spiega il dottor Pasquale Campanile del Dipartimento di Prevenzione della Asl. «In qualche caseificio è stata superata la soglia di attenzione dell'inquinamento ambientale, anche di diossina, ma non in modo pericoloso. Non sono dei risultati tragici».

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William Blake