giovedì 2 agosto 2007

Cremona e L'ambiente ( volantino del Comitato Ambiente Territorio Società)

CREMONA E L'AMBIENTE: UN CONTO APERTO PER LA PRIMA VOLTA UN INCONTRO PUBBLICO ISTITUZIONI-CITTADINI SOTTO L'INCUBO DELL'INQUINAMENTO DELLE ACQUE DELLA FALDA. A QUANDO IL CONFRONTO CON I CITTADINI PER L'INCENERITORE, L'ACCIAIERIA ARVEDI, LE INDUSTRIE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE (RAFFINERIA TAMOIL, LIQUIGAS, SOL, ABIBES) E LE QUATTRO AUTOSTRADE CHE ASSEDIANO LA CITTA'?
VIVERE A CREMONA E' BELLO O E' UN RISCHIO PER LA SALUTE?
Ci voleva il gravissimo inquinamento delle acque della falda vicina al fiume Po, per costringere il Comune di Cremona e la Provincia di Cremona a parlare di ambiente in un pubblico confronto con i cittadini. Consigli Comunale e Provinciale aperti chiesti dalla nostra organizzazione con lettere protocollate in data 11 luglio 2007. E così le Istituzioni sono state costrette a parlare dell'emergenza ambiente a Cremona, sotto l'incubo di una delle più gravi emergenze ambientali in Val Padana causate dall'inquinamento delle acque della falda sotto la Raffineria Tamoil. Coinvolte anche le Società Canottieri sorte sulla riva del Po dove oltre 12.000 cittadini cremonesi pagano con "Euro puliti" l'uso di strutture per passare il loro tempo libero, prendere il sole, fare il bagno (fino a ieri con acque agli idrocarburi) e respirare aria al benzene, senza che nessuno si sia mai occupato di valutare l'opportunità, per la salute dei cittadini, di continuare a tenere una raffineria ritenuta industria insalubre e a rischio di incidente rilevante, a ridosso (a monte) della città di Cremona. Anzi, il Comune di Cremona in questi ultimi anni non ha neppure ritenuto utile stabilire una fascia di rispetto fra la città e la raffineria favorendo l'insediamento di abitazioni e di attività produttive vicine alla Raffineria Tamoil (542.000 tonnellate di prodotti petroliferi stoccati), industria dichiarata a rischio di incidente rilevante assieme a Liquigas, Sol e Abibes . Ma per il Comune di Cremona non è una novità. Anche a Cavatigozzi il Sindaco Bodini ha fatto costruire una palestra vicino alla Liquigas (che stocca 663 tonnellate di GPL), alla SOL (con 263 tonn. di Gas Vari) e alla Abibes (con 9.500 tonn. di GPL) e il Sindaco Corada ha completato l'opera a Cavatigozzi con nuovi campi di calcio a 350 metri da Liquigas, 250-300 nuove abitazioni al centro della zona a rischio e il raddoppio-quadruplicamento dell'inquinante Acciaieria Arvedi (industria altamente energivora e che consumerà da 800.000 a 2.300.000-4.000.000 di m3 di acqua di acquedotto e falda all'anno) a 300 metri da Cavatigozzi e da Abibes e a 50 metri da Spinadesco. Le Giunte Corada e Torchio si sono poi trovate unite nella costituzione al TAR di Broscia contro i cittadini di Cavatigozzi e Spinadesco che hanno chiesto la Valutazione di Impatto Ambientale (negata dalla Regione Lombardia) per l'ampliamento dell'acciaieria Arvedi. Eppure fino a ieri tutti hanno fatto finta di non sapere. Oggi assistiamo all'ignobile gioco dello scaricabarile, all'ignobile palleggio di responsabilità con il rischio, di fronte all'autodenuncia dì inquinamento del 2001 della Raffineria Tamoil, dì mettere a rischio oltre alla salute dei cittadini, anche i posti di lavoro perché manca un progetto concreto sul futuro di Cremona e della sua provincia. L'importante, per i nostri amministratori e per i partiti che li hanno sostenuti, è sempre stato minimizzare, nascondere, negare anche l'evidenza e soprattutto non informare i cittadini considerati evidentemente non in grado di comprendere i "veri valori dello sviluppo": ai cittadini non deve importare proprio nulla se Cremona è ai primi posti delle graduatorie nazionali per le morti per tumore. Oggi comprendiamo meglio l'esultanza del Sindaco di Cremona, Corada e del Presidente delta Provincia, Torchio, di fronte alla graduatoria del settimanale "Italia Oggi" del dicembre 2006- gennaio 2007 che poneva Cremona ai primi posti in Italia per l'ambiente grazie a piste ciclabili e raccolta differenziata, dimenticando inceneritori, raffinerie, acciaierie e quattro autostrade... Dal 1997 la Legge 137 sulle industrie a rischio di incidente rilevante (Seveso l°) impone informazione e prove di protezione civile per le popolazioni. A Cremona dal 1997 fino ad oggi 31 luglio 2007 non è mai stata fatta nessuna prova: non esiste nemmeno un progetto di delocalizzazione. Dobbiamo attendere che scoppi qualcosa per vedere i "nostri eroi" all'opera tra le macerie di Cavatigozzi? Cremona deve uscire dall'emergenza ambientale: serve un vero progetto di sviluppo sostenibile discusso e partecipato dai cittadini. Cremona, 31 luglio 2007 AMBIENTE TERRITORIO SOCIETÀ' COORDINAMENTO COMITATI NOAUTOSTRADE NOTURBOGAS COORDINAMENTO COMITATI AMBIENTALISTI LOMBARDIA xoomer. Virgilio.it/autostrade - www.noautostrade - www.comitatiambientelombardia.it - info@comitatiambiente.it

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